giovedì 4 dicembre 2025

*Speciale: il lutto di tutti per Mabel Bocchi*

La notizia della sua morte, mercoledì 4 dicembre, ha ferito non solo il Geas, la società di cui è stata stella assoluta negli anni Settanta; non solo gli appassionati di basket femminile, ma gli sportivi italiani in generale.
 
E questo dà la misura della grandezza di Mabèl Bocchi, scomparsa a 72 anni, parmigiana di nascita, lombarda di adozione. Perché al di là delle tante vittorie (con il Geas, 8 scudetti e la storica Coppa dei Campioni 1978, prima volta per un club italiano femminile di qualsiasi disciplina; con la Nazionale, bronzo agli Europei '74 e quarto posto ai Mondiali '75) e dei traguardi individuali (miglior realizzatrice ai Mondiali '75), "la Divina" ha saputo essere icona e simbolo del proprio sport: qualcosa che è riservato a pochissimi.

Ci sono due immagini della sua carriera che ci restano particolarmente impresse; entrambe si vedono nella rassegna pubblicata qui sotto. 
Una è quella in cui Bocchi sembra sospesa nell'aria mentre sorvola la gigantesca sovietica, e grande rivale, Uliana Semionova: l'eleganza, lo stile, un anticipo del basket moderno in cui il dinamismo conta più della stazza. 
L'altra foto è quella in cui Mabèl stringe la Coppa dei Campioni insieme alla compagna di mille battaglie, Rosi Bozzolo: il momento più alto della carriera di entrambe, il traguardo al termine di un lungo inseguimento alla laurea europea dopo aver vinto tutto in Italia.

pagina Facebook del Geas

Bocchi con la Coppa Campioni 1978; di fianco a lei Rosi Bozzolo

Gazzetta dello Sport (articolo di Giulia Arturi)

Corriere della Sera

Il Giorno

Nessun commento:

Posta un commento