Parliamo delle squadre della nuova A1 a cominciare dalle lombarde, diminuite da 3 a 2 dopo la retrocessione del Sanga. Obiettivi diversi per Geas e Brixia, ma entrambe partono più in alto dello scorso anno nelle quotazioni: sia per la defezione di concorrenti importanti, sia per le novità portate dal mercato.
GEAS SESTO (all. Zanotti, conf.)
Organico rinnovato ma con una continuità in quattro elementi-cardine (Gwathmey, Moore, Conti e Trucco) e ovviamente nella guida tecnica, con Cinzia Zanotti premiata dalla Lega come miglior allenatrice 2023/24. I nuovi arrivi le consegnano un organico più profondo, necessario per affrontare il doppio impegno campionato-EuroCup: sul fronte straniero la lunga svedese Gustavsson (due anni fa a Sassari) e l'ala Makurat (da Venezia); fra le italiane il graditissimo ritorno di Beatrice Barberis (neo-capitana) e l'approdo di una grande protagonista lombarda dell'ultimo decennio, Laura Spreafico (per tanti anni avversaria del Geas, ora finalmente "alleata"), mentre nel reparto-piccole sono arrivate il play Orsili e la guardia Conte.
Le partenze, oltre al ritiro della bandiera Arturi, sono state quelle di Caterina Dotto, Begic, Elena Bestagno, Tava e purtroppo anche il miglior prodotto recente del vivaio sestese, Panzera, che "porta il suo talento" alla corte della big Schio.
Il campo di casa non sarà più il PalaNat di Sesto ma il PalaAllende di Cinisello (e Castellanza per la coppa).
Nelle gerarchie del campionato il Geas parte subito dietro il solito duo Venezia-Schio, con l'obiettivo realistico di un posto fra le prime 4, raggiunto nel 2023 e sfiorato lo scorso anno.
BRIXIA (all. Zanardi S., conf.)
Quante novità: a parte le giovani di casa, sono rimaste soltanto Tassinari, prezioso "ago della bilancia" della squadra, e la lunga greca Louka, tra le migliori lo scorso anno. Partite le altre 3 straniere (Garrick, Boothe, Skoric) e, soprattutto, l'elemento-simbolo del club, Carlotta Zanardi (direzione Schio) ma anche un altro prodotto "doc" del vivaio, Ramona Tomasoni (in A2 a Ragusa).
L'innesto italiano più importante è Marzia Tagliamento (da Faenza): inventiva e punti nelle mani, nel pieno della maturità a 28 anni. Le altre sono scommesse da valorizzare: la guardia Bongiorno e le lunghe Sofia Dell'Olio e Nikolic (quest'ultima macedone di formazione italiana).
Sul fronte straniero conosce già l'ambiente la realizzatrice Brooke Johnson (protagonista nel campionato d'esordio di Brixia in A1, '22/23), è stata invece avversaria lo scorso anno la super-rimbalzista Yurkevichus (prima al Sanga, poi a Battipaglia), mentre debutta in Italia il play spagnolo Estebas.
Lo scorso anno le biancoblù hanno fatto un passo avanti consistente, dall'ultimo posto alla salvezza ai playout dopo aver tallonato la zona-playoff; stavolta l'obiettivo dichiarato (e realistico) è un posto fra le prime 8.
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