Mantovagricoltura-Ragusa 67-46(5-10, 29-17, 43-30)MANTOVA: Fietta 10 (4/8 al tiro, 3 ass.), Llorente 6 (2/5 da 2, 8 rimb., 3 ass.), Fiorotto 8 (3/9 al tiro, 9 rimb., 3 ass.), Cerani, Dell'Olio V. 2 (1/10 al tiro), Fusari 17 (5/12 da 2, 2/7 da 3), Cremona 2 (1/2 da 2), Ramò 11 (4/8 da 2, 1/5 da 3, 9 rimb.), Cavazzuti, Ndiaye, Orazzo 11 (2/6 da 2, 2/4 da 3, 10 rimb., 3 rec., 3 ass., val. 21). All. Logallo.Squadra: 21/54 da 2 (39%), 6/22 da 3 (27%), 7/8 t.l. (88%); 13 r.off., 10 per., valut. 77RAGUSA: Siciliano 15, Consolini 12Squadra: 14/38 da 2 (37%), 4/28 da 3 (14%), 6/11 t.l. (55%); 14 r.o.ff, 19 per., valut. 39
Una delle serate più belle per il basket femminile mantovano: il S. Giorgio si prende in un colpo solo la vittoria (nitida e squillante) nel big match con Ragusa, il 2° posto a fine andata e la qualificazione alla Coppa Italia di A2 per la prima volta nella sua storia.
Eppure la partita non comincia bene per la Mantovagricoltura, che impiega un quarto a ritrovare ritmo in attacco dopo la sosta natalizia: nei primi 7 minuti non si segna quasi mai da entrambe le parti (5-4), poi le ospiti sono le prime a "togliere il tappo" dal canestro con due triple nel finale del 1° periodo (5-10, con le padrone di casa a far registrare un 2/15 al tiro).
Cambia tutto nel 2° quarto, aperto da un gran canestro in "reverse" di Cremona; ma è Fusari la protagonista in questa frazione, prima coi punti del sorpasso (14-12 al 13'), poi scatenandosi nel finale: dopo un tecnico alla panchina mantovana non sfruttato da Ragusa, col punteggio inchiodato sul 16-16 al 16', Fietta apre un parziale di 13-0 completato appunto da Fusari con una tripla + aggiuntivo e poi con un'entrata. Il resto lo fa una difesa a zona che costringe le siciliane a palle perse a ripetizione, oltre a un 7/31 dal campo nei primi due quarti.
Nella ripresa Mantova gestisce il vantaggio con grande autorità; si sbloccano in fase offensiva anche Fiorotto, Llorente e Ramò, mentre Fietta e Orazzo tengono le redini del gioco distribuendo e finalizzando a seconda dei momenti: nel 3° quarto il vantaggio rimane stabile (43-30 al 30'), poi arriva un'ulteriore spallata nel finale con Orazzo e Ramò, superando il +20.
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