RISULTATI
Opsa Bresso-Robbiano 53-31
Crema-Vittuone 68-62
AS Medical Usmate-Canegrate 69-57
Edelweiss Albino-Mecc. Fantini Pontevico 66-44
Melzo-1A Classe BFM Milano 34-49
Geas Academy-Varese 65-73
S. Gabriele Milano-BlackIron Carugate 45-78
CLASSIFICA
Carugate 14; Crema, Usmate, Canegrate 12; Albino 10; Pontevico 8; Varese, BFM 6; Geas Academy, Vittuone, S. Gabriele, Opsa 4; Melzo 2; Robbiano 0.
Formula:
26 giornate - prime 8 ai playoff; 9° posto: salvezza diretta; 10°-13° posto: playout; ultimo posto: retrocessione diretta
Che decollo per Albino contro Pontevico (foto Edelweiss)
- Coach Paolo Fassina, prima di commentare le partite del weekend, diciamo due parole sulla formula del campionato, ufficializzata nei giorni scorsi (vedi qui per l'articolo dedicato).
"La novità sono i playoff a 8 squadre con il passaggio del turno al meglio delle tre partite, con finale secca per determinare prima e seconda. Senza le final four, a mio avviso, si guadagna in spettacolo e contendibilità della leadership. I tempi biblici con cui sono arrivate le formule definitive adesso lasciano il campo alla corsa per posizionarsi nelle griglie e per sfuggire alla quattordicesima posizione che, come lo scorso anno, determina la retrocessione diretta in C".
- E veniamo alle partite di questa settima giornata, che ha segnato una svolta in vetta: partiamo quindi dal big match Usmate-Canegrate.
"Usmate scava il solco decisivo nell’ultima frazione, grazie alla profondità di organico e alla ‘presenza’ della top player Gatti e dell’all around Laube arginando le folate di Canegrate, discontinua in attacco nonostante l’ottima prova balistica di Caimi e Viola. La differenza di esperienza tra le due squadre è sembrata fattore decisivo e le brianzole, se riusciranno a gestire lo spogliatoio tra minutaggi e divisione delle responsabilità offensive, appaiono un gradino sopra le altomilanesi. Canegrate e Usmate devono entrambe trovare equilibri complessi fermo restando il fatto che né Milani né Bonadeo sono, per il momento, playmaker di gestione dei ritmi e delle scelte.
- La caduta delle Bulldog consente a Carugate di restare in testa da sola. Senza particolarmente sudare col S. Gabriele, ma era da pronostico."
"Sì, la capolista non ha avuto problemi per sbarazzarsi di San Gabriele gestendo il match dopo la sfuriata del secondo quarto. Le ampie rotazioni decise da coach Stibiel hanno dato modo alle ospiti di mantenere l’ampio gap senza cedimenti di tensione ma consentendo altresì alle milanesi di contenere il divario in termini accettabili. Un risultato che era prevedibile alla vigilia e che lascia immutata la strada per raggiungere i propri, rispettivi, obiettivi stagionali".
- E alle spalle della neo-leader solitaria, oltre a Usmate c'è Crema che, come già altre volte, vince di misura, stavolta con una 'tosta' Vittuone (la quale nel frattempo, ricordiamo, ha salutato Bevilacqua).
"Crema suda le proverbiali sette camicie per avere ragione di una combattiva Vittuone. Le alternanze difensive cremasche non riescono a frenare per larga parte del match le scatenate altomilanesi con G. Rossi, pienamente recuperata, coadiuvata da Cagner e Corbetta a bucare dalla lunga distanza il bunker bacchiniano fino al break decisivo. Per Crema sottotono Pappalardo ma ritrovano la vena balistica Caccialanza e Rizzi con Kotnis e F. Rossi a firmare la vittoria".
- Scendendo la classifica, ma di poco, c'è uno dei risultati più interessanti, la vittoria di Albino su Pontevico che almeno nelle proporzioni è sorprendente.
"Senza dubbio. Albino schianta una Pontevico irriconoscibile aprendo il gas fin dall’avvio per consolidare il quinto posto. Gli 1 contro 1 vengono subiti senza reazione e in attacco precipitazione nelle scelte e palle perse a chili condannano le bresciane ad una sconfitta che era sì possibile, ma non nel divario visto in campo. Lo "small team" orobico vede una distribuzione dei punti molto equilibrata, con in evidenza Torri nel ruolo di "falso cinco" e Patelli a portare scompiglio con le sue scorribande offensive, e una capacità di tenere ritmi alti che mette a nudo la scarsa profondità di organico di Pontevico acuita dall’assenza di medio/lungo termine di Pinardi. Tre le ospiti si salva Faroni mentre Codolo non riesce a fare la classica partita dell’ex.
Veronica Tajè, fra le migliori per Varese
- Fra le partite più attese c'era anche un Geas-Varese che premia le ospiti. Era una sorta di scontro diretto fra squadre che in classifica meritano più di quanto raccolto finora.
"Varese riesce ad avere la meglio sul giovane Geas, nello scontro diretto per le posizioni alle spalle delle prime 6, tenendo fermo il proprio piano partita fatto di zone per tutti i 40 minuti. Ai ritmi altissimi e spettacolari del primo quarto di gioco, consoni alle caratteristiche ed accettati da entrambe le squadre, hanno fatto seguito percentuali di tiro più basse e accelerazioni improvvise con break difensivi che alla fine hanno premiato le più esperte ospiti che hanno dovuto fare a meno del totem Sorrentino dalla terza frazione reagendo di squadra".
- Chiudiamo con una doppietta: sfide di bassa classifica, ma non per questo prive d'interesse, anche se poi non ne sono venute fuori due partite frizzantissime... L'Opsa lascia Robbiano al palo, mentre il BFM sale a 6 punti regolando Melzo.
"Bresso firma la prima mini striscia stagionale sconfiggendo nettamente Robbiano al termine di un match povero di contenuti tecnici e a bassissime percentuali realizzative. Le bressesi riescono comunque a trovare la via del canestro con maggiore facilità cavalcando l’estro della giovanissima Dicò e le giocate di Pusca e Stilo. Notte fonda in casa Robbiano con soli 9 punti nella ripresa, un bottino davvero misero che, nonostante l’assenza di Beccaria, appare incomprensibile. Le brianzole sono avvolte in una spirale negativa dalla quale non sembrano emergere segnali di possibile ripresa tra errori banalissimi al tiro ed arrendevolezza agonistica disarmante. L’organico robbianese non è inferiore a quello di altre contendenti alla salvezza ma un sussulto di orgoglio è necessario per evitare una retrocessione dolorosissima.
Anche BFM apre una mini striscia vincente battendo Melzo al termine di una partita vietata agli esteti del basket. In un match in cui affermare che le difese hanno prevalso sugli attacchi è pleonastico, alle milanesi è stato sufficiente trovare da Discacciati e Zumaglini conclusioni vincenti dalla lunga distanza e da Cassani canestri in avvicinamento prima dei punti della staffa di Cestari per riscuotere i due punti. Per le padrone di casa, polveri bagnatissime per B. Bonomi, Grassi e Lattuada, urge veloce inversione di rotta e trovare alternative offensive in presenza di una persistente difficoltà di regia".






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