sabato 29 marzo 2025

A1: recap (22°t.) - Sottotono la stagione regolare di Geas & Brixia in attesa di playoff e playout

Tagliamento e Moore nettamente "mvp" per Brixia e Geas in stagione


RISULTATI 
Alpo-S. Martino 72-82
BRIXIA-Schio 61-80
Sassari-GEAS 70-82
Campobasso-Venezia 51-59
Derthona-Faenza 64-74
Riposa: Battipaglia

CLASSIFICA FINALE
1) Schio 38; 2) Venezia 36; 3) Campobasso 28; 4) Derthona 22; 5) S. Martino 22; 6) GEAS Sesto S.G. 20; 7) Faenza 18; 8) Battipaglia 12; 9) Rmb BRIXIA 12; 10) Sassari 10; 11) Alpo 2 

Formula: 22 giornate (20 partite per squadra); prime 8 ai playoff; ultime 3 ai playout

PLAYOFF (Quarti, al meglio di 3 gare):
Schio-Battipaglia
Derthona-S. Martino
Venezia-Faenza
Campobasso-GEAS (gara-1 merc. 2/4)

PLAYOUT (1° turno, al meglio di 3 gare):
BRIXIA-Sassari (gara-1 sab 5/4)
- chi vince la serie è salvo; chi perde gioca contro Alpo per la retrocessione

Carlotta Zanardi omaggiata nel prepartita di Brixia-Schio

Non è stata una stagione regolare soddisfacente per le due squadre lombarde. Gli obiettivi più realistici erano un quarto posto per il Geas (fuori portata Schio e Venezia, in più Campobasso è andata sopra le righe) e un ottavo, cioè i playoff, per Brixia: entrambe hanno terminato uno o due gradini sotto.

- Con le ultime due vittorie il Geas ha chiuso con un bilancio di 10 vinte-10 perse, fotografia di un andamento "bipolare", che lo ha visto battere tutte le avversarie almeno una volta (salvo le due corazzate di testa) ma anche sciupare punti contro squadre inferiori. Il 6° posto, considerate le defezioni di avversarie come Bologna e Ragusa rispetto all'élite degli anni scorsi, sta stretto a un organico di talento ed esperienza come quello rossonero di coach Zanotti. 
I problemi fisici che a turno (fin dal precampionato) hanno colpito le straniere sono pesati, ma è mancata soprattutto l'identità difensiva degli scorsi anni, e anche la capacità di rimontare e vincere in situazioni "da battaglia", non solo quando tutto si mette per il verso giusto. 
Fra le singole, Moore è stata la migliore del reparto straniero (e candidata a "mvp" dell'intero campionato), Spreafico di quello italiano.
Ora il Geas è al bivio, sfavorito nella serie-playoff con Campobasso, ma anche in grado di far saltare il banco se il potenziale si trasforma in rendimento sotto massima pressione. 

- Brixia ha mancato il traguardo di pochissimo: per gli scontri diretti a sfavore con Battipaglia, finita a pari punti ma ottava e in zona-playoff, mentre alle bresciane tocca il "purgatorio" dei playout-salvezza. Se le campane avessero fatto due punti in meno e Sassari (con cui Brixia era 2-0) due in più, sarebbero state Tagliamento e compagne a festeggiare.
Ma la squadra di Zanardi ha avuto ampiamente l'occasione di non dipendere dai "se": non ha mai, però, trovato la continuità per dare seguito agli episodi positivi. Due momenti emblematici: in gennaio, vittorie consecutive su Sassari e Derthona, poi meno 22 nel cruciale scontro diretto a Battipaglia; in marzo, impresa sul Geas ma cedimento a S. Martino, passando nel giro di due settimane da 42 punti segnati nei primi 15' ad appena 7.
Tagliamento la migliore della squadra (top scorer del campionato per punti segnati totali, mentre la geassina Moore lo è per media-punti); Togliani buon rinforzo in corsa; pregevole aver dato spazio alla giovane di casa Pinardi. Insufficiente nel complesso il reparto straniero, nonostante i vari aggiustamenti in corsa (peccato per l'esperimento-Evans finito presto, senza dare alla squadra il salto di qualità che si sperava); Yurkevichus la migliore pur con i suoi limiti offensivi.
Ma forse, quello che è davvero mancato alla squadra è quella giocatrice che proprio nell'ultimo turno si è presentata a Brescia per la prima volta da avversaria: Carlotta Zanardi...

- Rapidamente sulle giocatrici lombarde nelle altre squadre: Villa ormai consolidata come play titolare di un team di vertice come Venezia; sono piaciute, con Derthona, Penna, tornata grande, e Melchiori, che ha superato un infortunio serio in corso di stagione, così come ad Alpo il trio Frustaci-Parmesani-Spinelli ha fatto del suo meglio per sorreggere una squadra in difficoltà. Del Pero si è fatta valere in una S. Martino cresciuta alla distanza.
A Schio, peccato per l'infortunio che ha escluso Crippa e il poco spazio avuto da Panzera complici problemi fisici, mentre i minuti per Zanardi sono cresciuti nel finale di stagione; a Campobasso, Kacerik ha fatto la sua parte da giocatrice al servizio della squadra.

Elisa Penna, miglior marcatrice lombarda con 13.2 di media




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